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26 Dicembre 2016
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Inauguriamo oggi, con grande entusiasmo, un nuovo contenitore di notizie, informazioni e approfondimenti su tematiche specifiche che speriamo possano dimostrarsi utili e piacevoli per tutti in nostri lettori!
Gli articoli potranno essere firmati da professionisti esterni o anche da noi di Orbita Doula😉.
Iniziamo con le intense parole donateci dalla Counselor professionista Antonella Zecchi, che trattano una tematica classica e molto sentita dai genitori
“Aiuto, mi è nata una sorellina”
Fratelli e sorelle: gelosie, rivalità, conflitti e amore
A cura di Antonella Zecchi
La famiglia e l’arrivo del secondo figlio
La famiglia è un luogo speciale, un contenitore multiforme con qualità uniche nel suo genere, ed è inoltre la prima agenzia educativa dei bambini. Essa poggia il suo equilibro su due pilastri di base: la COESIONE e l’ADATTABILITA’. La coesione è rappresentata dall’alleanza, dalla fiducia, dalla disponibilità e dall’intimità tra i membri, e l’adattabilità è la capacità del sistema famiglia di cambiare la sua organizzazione interna sulla base degli stimoli/eventi esterni della vita.
La nascita di un secondo figlio modifica i contorni della struttura famigliare; la famiglia, in quanto sistema si deve ridefinire, deve trovare un nuovo equilibrio. Un sistema (e la famiglia lo è) tende al mantenimento del suo status interno ed esterno; alla stabilità, che gli assicura garanzia di sopravvivenza. Ogni volta che fa ingresso un elemento nuovo nel sistema famiglia, che sia una esperienza luttuosa, un cambio di professione, la separazione dei genitori o l’arrivo di una sorellina, là dove ci siano già uno o più bambini, mette il sistema in uno stato di crisi. Crisi che viene superata quando, attraverso una ricalibratura di tutti gli elementi in campo al suo interno, piano piano si riproduce nel sistema il suo stato ideale: l’omeostasi o situazione di equilibrio sufficiente. Quando nasce un secondo, terzo bambino, la famiglia si trova ad assumere una nuova forma, sia oggettiva, dal punto di vista fisico/logistico, che psicologica; in termini di ripensamenti ed elaborazioni emotivo/cognitive riguardo se stessi e tale evento. La nuova condizione che si produce favorisce sia una rivisitazione degli spazi fisici esterni, ossia in riferimento agli ambienti di casa e ad una diversa e nuova organizzazione e gestione familiare, che ad un diverso ordine interno in termini psicologici.
Quando nasce una sorellina/fratellino, capita che ci si interroghi su come l’arrivo di una sorellina possa modificare il rapporto che avevamo precedentemente costruito col primogenito, prima di quell’evento.
Ci chiediamo così come egli prenderà la venuta della sorellina, se proverà gelosia, dolore; magari rabbia nei nostri confronti e se vivrà le cose che anche noi abbiamo attraversato nella medesima situazione.
Ci chiediamo se i bimbi si vorranno bene, se si capiranno, se andranno d’accordo, se saranno complici.
Qualcuno di noi proverà a volte sensi di colpa nel vedere la sofferenza del primogenito; alcuni si identificheranno. Questa esperienza infatti fa spesso riverberare in noi emozioni e ricordi di come e quando siamo stati fratelli/sorelle. Noi genitori dobbiamo quindi far fronte a problemi psicologici, emotivi e oggettivi, e capire come redistribuire ogni tipo di risorsa: tempi, modi, energie, amore e modalità di pensarci/essere madri/padri di due o più bambini. Noi genitori facciamo da sempre un lavoro impegnativo e siamo spesso sottoposti a grandi fatiche mentre cresciamo i nostri bambini; a volte ci sembra di non avere più mezzi per proseguire, ci sentiamo sopraffatti e a volte inadeguati,
eppure anche nei momenti peggiori, quando ci sembra di non farcela più, c’è una cosa che continuiamo a fare: AMARE…e i nostri figli lo sentono.
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