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08 Aprile 2019
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Percorrendo il panorama delle cure alternative alla medicina tradizionale occidentale, ci sorge spontaneo rivolgere qualche pensiero alla medicina cinese che infatti è arrivata tra noi ormai da decenni. Abbiamo pensato quindi, come consigliato dall’esperto di Osteopatia nella nostra ultima chiacchierata, di rivolgere le nostre domande al dottor Stefano Vignali che si occupa di medicina tradizionale cinese e di agopuntura.
Ci potrebbe spiegare brevemente che cosa è la medicina cinese e che
cosa fa il medico agopuntore?
Risulta difficile riassumere brevemente che cosa sia la medicina cinese, d’altronde un concetto fondamentale del Taoismo dice che definendo una cosa se ne perde l’essenza.
Potremmo dire che è un sistema medico pre-scientifico che si basa su concetti come Qi (Energia) e Xue (sangue), Yin e Yang, volto più a prevenire la malattia che a curarla.
Un vecchio detto cinese recita infatti: “Il medico superiore previene le malattie; il medico mediocre cura le malattie imminenti; il medico inferiore cura le malattie in atto”.
All’interno della Medicina Cinese troviamo vari cassetti come L’Agopuntura, il Tuinà, la Fitoterapia, l’Alimentazione e le Ginnastiche Energetiche. Ognuna di queste branche va in qualche modo a riequilibrare l’organismo o ancora meglio a premettere all’organismo di mantenere quell’Equilibrio Dinamico che permette la vita.
E’ normale che gli approcci siano multipli, infatti anche da un punto di vista Patogenetico, il nostro organismo può essere attaccato su più fronti. I cinesi sostenevano che l’individuo è come una sedia con 4 gambe. Una gamba è rappresentata dalle Emozioni, una dall’Attività Fisica, una dal Sonno e dal Riposo, una dall’Alimentazione. Se si toglie una delle 4 gambe la sedia cade per terra e così fa l’individuo.
Se vogliamo mantenere la salute dobbiamo occuparci di tutti questi settori.
Il medico agopuntore in particolare previene e cura le malattie infiggendo degli aghi nella cute del paziente sulla base dell’esame obiettivo e della diagnosi energetica. Le patologie più trattate sono quelle che riguardano la sfera del dolore, ma in realtà le possibili applicazioni dell’agopuntura sono innumerevoli. L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia infatti l’utilizzo dell’agopuntura in più di 100 patologie.
In che cosa esso si distingue dalle altre figure professionali che
orbitano intorno alla neo famiglia?
L’agopuntore si distingue da altre figure professionali proprio perché può attingere agli effetti dell’agopuntura, una pratica sempre più studiata e che sta rivelando una serie sempre maggiori di meccanismi d’azione (liberazione di endorfine, serotonina, Ossido Nitrico, Adenosina, riequilibrio del sistema neuro-vegetativo, rilascio dei trigger point).
Che cosa la ha spinta ad iniziare a praticare la professione?
Mi sono avvicinato alla Medicina Cinese, perché fin da giovane ho praticato arti marziali cinesi (Kung Fu – Tai Chi) ed essendo appassionato di medicina l’interesse per tale ambito è stato naturale. Il particolare che ha attratto il mio interesse è stato soprattutto l’idea di un approccio preventivo. La nostra medicina è una medicina anatomica, la medicina cinese è sempre stata una medicina energetica, le ottiche sono molto diverse, anche se nell’ultimo decennio la nostra medicina si sta avvicinando decisamente a molti concetti della medicina cinese (basti vedere come si sia sviluppato lo studio e l’interesse per campi come il Microbiota intestinale, il sistema immunitario ed il sistema Neuro-Psico-Endocrino: tutti campi che studiano le correlazioni d’insieme dell’organismo e non le sue singole parti).
Che cosa cercano le persone che si rivolgono ad un agopuntore?
Le persone che si rivolgono ad un agopuntore cercano in realtà tante cose diverse a seconda dei loro bisogni; c’è chi viene per il dolore (cefalea, lombalgia, fibromialgia, epicondilite etc), chi per forme di ansia lieve-moderata, chi per gastropatie, chi per l’intestino irritabile; sicuramente le persone che si rivolgono all’agopuntore cercano un professionista che le ascolti anche in quei particolari che a volte potrebbero sembrare insignificanti e che in realtà possono nascondere delle informazioni molto utili. Un’altra grossa fetta delle persone che si rivolgono all’agopuntore cercano una speranza; entrano in studio, ti guardano e dicono “Lei è la mia ultima spiaggia”. Tutti gli agopuntori hanno sentito spesso queste parole a conferma che i casi che capitano agli agopuntori sono tutt’altro che semplici. Il sistema va cambiato alle fondamenta. Nel nostro lavoro vediamo casi di cefalea multi-resistente a farmaci o da abuso di farmaci, quadri molto complessi ed otteniamo comunque ottimi risultati; sarebbe molto più sensato applicare di base l’agopuntura ai pazienti che soffrono di cefalea tensiva ed emicranica ed utilizzare i farmaci per la profilassi in quei pazienti che non rispondono ad agopuntura.
Le capita di essere contattato da future o neo mamme? E contattato da papà, principalmente per quali motivi si rivolgono a lei?
Mi capita molto spesso di essere contattato sia da future mamme che futuri papà soprattutto per quanto riguarda il campo della fertilità e della procreazione medicalmente assistita. Altri motivi per cui le future mamme si rivolgono all’agopuntura sono la lombalgia, la cefalea (ricordiamo che possono assumere pochissimi farmaci), la presentazione podalica del feto. Le Neo-mamme si rivolgono all’agopuntore e alla medicina cinese per vari motivi come ad esempio l’ ipogalattia, la lombalgia, alcune forme d’ansia lieve.
Se potesse cambiare una cosa nel sistema di supporto intorno alla
nascita, che cosa cambierebbe?
Penso che il sistema sia in continuo miglioramento e che rispetto ad alcuni decenni fa si siano fatti passi da gigante in avanti (in realtà facendo un passo indietro su certe tematiche). L’unica cosa che mi sento di dire è che rispetto a molte altre condizioni che rientrano nell’ambito sanitario questa coinvolge la formazione e la nascita di quella che sarà una neo-famiglia e che la sensibilità da parte degli operatori sanitari, che pure è sempre importante, in questo caso è forse ancora più importante. Bisogna poi sempre ricordare che la gravidanza è una situazione Parafisiologica e salvo complicazioni non è uno stato patologico e va vissuta in tutta serenità.
Ha un libro, un film o un’esperienza da consigliare che lei ritiene
di grande importanza per le future famiglie?
Un libro che consiglierei è “Il linguaggio segreto dei neonati” di Tracy Hogg. Quando penso ad un film sulla gravidanza mi viene sempre in mente “Senti chi Parla”.
www.metodounica.it
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